Firenze, 4 Novembre 1966

La poltrona di Montale

Il 4 novembre 1966 era una normalissima giornata di scuola, mi sembra fosse la terza media o la prima superiore (non mi ricordo, la scuola non mi è mai piaciuta…). Quella mattina venne la mamma a svegliarmi e mi disse che l’Arno era straripato. Abitavamo in collina, allora territorio agricolo, e i muri di pietra che cingevano le strade scavate nel terreno erano crollati per la troppa pioggia. Le auto erano bloccate e andammo a piedi fino a Piazza Michelangelo a vedere cosa fosse successo. Lì ricordo di aver visto una situazione pazzesca. Cosi, il giorno dopo, ci siamo muniti di stivali di gomma e siamo andati ad aiutare per quanto possibile.
Mia nonna all’epoca viveva a Milano, sposata con il poeta Eugenio Montale. Aveva però un appartamento a Firenze, con una cantina piena di loro cose, e ci chiesero di andare a recuperare il salvabile. Con il contadino andammo in città e portammo su mobili con il trattore ed il rimorchio : casse di libri fangosi e non so più che altro. Mesi dopo, Montale venne per prendere la sua roba e ci lasciò alcune cose: pacchi di vecchi libri che anche abbiamo conservato e una poltrona, sulla quale sono seduto adesso.

Martino Marangoni, 1 luglio 2016


Firenze, 4 Novembre 1966

Il banco di maglieria

Di quel giorno ricordo poco, ero un ragazzino, avevo appena dieci anni.
Papà aveva un banco di maglieria al mercato in Piazza San Lorenzo, proprio in centro. Quella mattina verso le cinque ci alzammo. Avevamo questo sentore che l’Arno potesse straripare da un momento all’altro. Andammo subito verso il magazzino per salvare la maglieria e metterla sul soppalco in alto, mentre le persone correndo per strada già gridavano “arriva l’acqua, arriva l’acqua”. Noi scappammo subito in macchina: ricordo di aver visto un’onda di mezzo metro arrivare lungo la strada stretta.
Dopo due o tre giorni, papà riaprì il banco (con dei pancali di fortuna) e ci fu la ressa delle persone per acquistare i golf, faceva freddo e molti non avevano più nulla!

Franco Fallani, 14 luglio 2016